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Edizione 2022
HO SOGNATO CHE MI STAVO MUOVENDO
Il libro di AgitaLab
Finita l’emergenza Covid, il 2022 ha mostrato quali e quanti cambiamenti stiano attraversando il mondo dell’auto e della mobilità. Cose che vengono da lontano e forse avrebbero impiegato più tempo per occupare la scena. La pandemia però ha fatto saltare certi schemi e le forze del cambiamento hanno avuto buon gioco ad affermarsi.
Il comparto dell’autonoleggio a breve è uno di quelli che ha dovuto rivedere nel profondo alcuni fondamenti del modello di business. Alla ripresa del turismo la domanda è schizzata verso i livelli pre-Covid, non raggiungendoli anche perché frenata da prezzi decisamente superiori, che hanno scremato il mercato. Tutto è partito dalla scarsità di prodotto reso disponibile dai costruttori, alle condizioni economiche abituali. Un numero di auto inferiore alla richiesta ha comportato l’azzeramento di ogni pressione commerciale, ridimensionando innanzitutto il canale degli intermediari (broker). Poi è stato necessario rivedere il ciclo di acquisizione/dismissione delle auto, uscendo dalla pura logica di stagionalità e tenendo le vetture in fotta durante i mesi invernali, così mettendo nell’agenda degli operatori il primo intervento di manutenzione ordinaria.
Ma ciò che ha fatto più notizia è stato il ricorso a vetture di produzione cinese. È stata l’occasione per approfondire quello che sarà un fenomeno caratterizzante dei prossimi anni. Che impatto avrà sulla manifattura europea? Quali saranno i canali più usati? A queste e ad altre domande abbiamo cercato di rispondere, alimentando l’attenzione e il dibattito.
L’altro grande capitolo di questi anni è quello del cambio del sistema distributivo delle auto. Dopo aver negato per oltre un decennio che potesse esserci un impatto delle vendite online, proprio questo è diventato la base su cui costruire un rapporto diretto, anche in termini commerciali, tra costruttore/ importatore e cliente finale relegando i concessionari al ruolo di agente promotore del prodotto. Possibile sulla carta, ma appena più complicato da realizzare. Le ricadute di un simile cambiamento potrebbero essere tali e tante da mettere in crisi l’industria e non solo la distribuzione. Forse per questo la modifica dei contratti, annunciata da molti brand, fatica a trovare una pista di atterraggio.
Ancora una volta, il contributo di AgitaLab è stato incisivo e prezioso, nell’anno forse più ricco di spunti e cambiamenti da molto tempo a questa parte.